AGRIGENTO. Tutti i dipendenti del polo universitario di Agrigento parteciperanno, domani alle 10, alla manifestazione indetta per sostenere le azioni intraprese dagli studenti. Il polo universitario, dopo la scelta del Libero consorzio comunale e della Camera di commercio di recedere dal consorzio, rischia la chiusura. Domani, il corteo si muoverà dal quadrivio Spinasanta per raggiungere l'ex Provincia regionale.
Oggi la giunta regionale di governo, presieduta dal governatore Rosario Crocetta, su input dell'assessore all'Istruzione e formazione, Mariella Lo Bello, discuterà del Consorzio universitario della Provincia di Agrigento che rischia di chiudere. Il passaggio tecnico riguarda la possibilità che sarà data all'ex Provincia di Agrigento di dedurre circa 3 milioni di euro dalla spesa corrente in modo da poter "rientrare" nel Cupa.
"Una settimana di tempo. Sette giorni al massimo, ed il Cupa chiuderà se non arriverà il rientro nel consorzio dell’ex Provincia di Agrigento». Ha esordito così la presidente del Polo universitario della Provincia di Agrigento, Maria Immordino, all’assemblea spontanea degli studenti e dei dipendenti del Cupa, che l'altro ieri mattina, preoccupati ed agitati per il futuro della sede staccata dell’ateneo di Palermo che rischia di chiudere per mancanza di finanziamenti, hanno “occupato” pacificamente la struttura di contrada Calcarelle. «Ho notizie – ha aggiunto la preside Immordino – da parte dell’assessore e vice presidente della Regione, Mariella Lo Bello, che sarebbe stata trovata una soluzione tecnica per impedire al Cupa di chiudere».
E quale sarebbe questa soluzione? «In sostanza – risponde la professoressa Immordino – la Regione farà in modo di ridurre la somma che prima veniva erogata al Cupa all’ex Provincia dalla spesa corrente, in modo da evitare lo sforamento del patto di Stabilità. L’ente, quindi, potrà rientrare nel Cupa e finanziare la stessa somma che prima veniva erogata, cioè 750 mila euro».
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