AGRIGENTO. Occorrerà prima presentare un progetto per la messa in sicurezza dei costoni cadenti. Soltanto fra venti, trenta giorni circa, si potrà tornare a riparlare della possibilità di rientro in casa propria delle 29 famiglie sgomberate. L’inattesa doccia fredda per decine di agrigentini, è arrivata ieri, a margine del vertice operativo svoltosi a Palazzo dei Giganti, sede del Municipio di Agrigento. Le ultime giornate di sole lasciavano ben sperare le famiglie sgomberate. Evacuate in via precauzionale. Sfollate - era stato scritto nei provvedimenti - per 24 ore.
La raffica di sopralluoghi e verifiche per accertare l'assestamento dei costoni ritenuti a rischio ha invece fatto emergere - in considerazione anche del fatto che a partire da giovedì s'attende una nuova ondata di maltempo - la drammatica realtà. Le sei famiglie evacuate dagli stabili del viale Della Vittoria, le sette dai due palazzi di via Giovanni XXIII, le 8 dall'immobile di via Matteo Cimarra - nella zona del quadrivio Spinasanta - e le otto dalle villette di via Della Rodesia, in cima a via Lucrezio al Villaggio Mosè dovranno restare ancora fuori. Prima sarà necessario - stando a quanto è stato stabilito dalla Protezione civile comunale - che i proprietari dei costoni a rischio si adoperino per mettere tutto in sicurezza.
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