FAVARA. È continuato anche ieri lo sciopero indetto dai netturbini che appare illegittimo perché non preceduto da alcun preavviso. I 68 operatori, tra netturbini e autisti, reclamano il pagamento dello stipendio di gennaio. La protesta è iniziata venerdì ed è proseguita ieri nonostante il sindaco Rosario Manganella abbia dato garanzie che il 50% degli emolumenti sarebbe stato pagato entro la settimana che si aprirà domani. Assicurazioni che non sono bastate visto che gli operatori ecologici continuano a incrociare le braccia.
Il Comune, sull'orlo del dissesto finanziario, è in difficoltà di liquidità ragion per cui lo sciopero non sembra poter sortire alcun effetto. «Sicuramente non può essere utilizzato come strumento di pressione - spiega il primo cittadino - visto che l'amministrazione comunale non ha il dono di poter battere moneta. Ho cercato di spiegare la situazione in cui versa l'ente a una delegazione di operatori della nettezza urbana, ma ovviamente non sono stato convincente». Ieri, intanto, Manganella ha diffidato le ditte che in consorzio gestiscono la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani a riprendere il servizio liberando nell'arco di 24 ore la città dai cumuli di spazzatura.
ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia