REALMONTE. Le minacce all'Italia e le notizie internazionali sull'avanzata jihadista. Il terrore che i componenti dell'Isis - dopo aver conquistato Sirte in Libia - sbarchino nell'Agrigentino si fa sempre più concreto. È bastato un controllo, un maxi controllo, della polizia di Stato per fare scattare le fobie degli abitanti di Realmonte. I cittadini hanno probabilmente associato la notizia del silenzioso sbarco di migranti nella vicina Siculiana (soltanto una ventina di profughi sono stati rintracciati dai carabinieri, a fronte di uno sbarco a Torre Salsa di 70, forse 80 persone) con la vista dei poliziotti che facevano posti di controllo per strada e perquisizioni in alcune case per sprofondare nel panico. Lunedì sera, a Realmonte, con insistenza, circolavano le voci che il territorio veniva setacciato dalla polizia a "caccia" di eventuali componenti dell'Isis.
Il sindaco della città, Piero Puccio, raggiunto da questa ventata di panico da parte dei suoi concittadini, si è subito mobilitato per cercare di capire cosa stesse accadendo, cosa ci fosse di vero fra le chiacchiere che rimbalzavano da una bocca all'altra, suscitando sentimenti incontrollati di paura. Ed il sindaco ci ha messo poco a verificare che i timori non avevano alcun fondamento. Il controllo, il maxi controllo, dei poliziotti del commissariato "Frontiera" a Realmonte con l'Isis e la minaccia del terrorismo non c'entrava assolutamente nulla. Era piuttosto un controllo, così come nei giorni scorsi è stato fatto a Porto Empedocle, per garantire la legalità.
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