LICATA. Nel giorno di San Valentino il comitato No Triv, insieme a tanti licatesi, ha dichiarato il proprio amore per la terra. Commercianti, artigiani, professionisti e titolari di locali pubblici, aderendo all’iniziativa “Ama la tua terra”, hanno appeso davanti la propria attività lo striscione con il quale dichiarano il proprio no alle trivellazioni nel mare antistante la costa licatese. Il riferimento, come è noto, è al progetto Offshore Ibleo che prevede l’installazione di piattaforme petrolifere, e per la ricerca del gas, a circa quindici miglia dalla costa licatese. Progetto contro il quale, promossi da Greenpeace, sono stati già presentati due ricorsi al Tar. L’Offshore Ibleo, presentato dall’Eni, ha già ottenuto la valutazione di impatto ambientale positiva da arte del Ministero dell’Ambiente.
Ed è contro questo provvedimento che Greenpeace, e successivamente venti Comuni siciliani (Licata compresa) e l’Anci, si sono rivolti al Tribunale amministrativo regionale del Lazio. Ieri mattina gli attivisti di No Triv hanno piazzato uno striscione anche all’ingresso del municipio, dopo un breve sit in in piazza Progresso. Inoltre hanno invitato tutti a fotografare il manifesto appeso ai balconi ed a postarlo sui social network. “La nostra – spiegano i No Triv – è stata un’azione di sensibilizzazione sul tema dei rischi connessi alle perforazioni nel nostro mare e sull'abbandono delle fonti fossili in favore delle energie rinnovabili, che coincide con un evento di carattere mondiale. Licata, infatti, insieme a Roma, che ha previsto ben due eventi, Bologna, Reggio Emilia e Udine ha fatto sentire forte la sua voce in Italia”.
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