AGRIGENTO. Circa 300 dei 700 migranti salvati in sette diverse operazioni, a 30 miglia da Tripoli in Libia, domani pomeriggio verranno sbarcati a Porto Empedocle (Ag). Il gruppo si trova sul pattugliatore d'altura Cp 904 "Fiorillo" della Guardia costiera che sta facendo rotta verso le coste Agrigentine. Altri 100 migranti - secondo quanto rende noto la Capitaneria di porto - verranno invece accompagnati fino al molo di Lampedusa. Appena tre giorni fa l'ultima ecatombe nel Canale di Sicilia, dove avrebbero perso la vita almeno 300 migranti. A raccontarlo sono stati i nove superstiti raccolti da un mercantile italiano e giunti stamane a Lampedusa con una motovedetta della Guardia Costiera. Ventinove i cadaveri di migranti assiderati e più di 300 dispersi, tra cui tanti bambini. Solo 85 si sono salvati. Il pesante costo umano dell'ultima strage nel Canale di Sicilia è molto vicino a quello della tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013 quando i morti furono 366. Secondo i racconti dei sopravvissuti, i migranti raccolti su una spiaggia vicino a Tripoli sono stati spinti, sotto la minaccia delle armi, a salire su quattro gommoni per affrontare una traversata impossibile che si è trasformata in una nuova immane tragedia. La dda di Palermo ha aperto un'inchiesta sulla banda che ha gestito la tratta dei migranti partiti dalla Libia e giunti ieri a Lampedusa. Si tratterebbe degli stessi uomini che misero in mare i profughi naufragati a Lampedusa a ottobre 2013. L'inchiesta è coordinata dall'aggiunto Maurizio Scalia e dal pm Geri Ferrara. Dopo lo sbarco, anche la procura di Agrigento ha aperto un fascicolo per accertare se tra i migranti arrivati ci fossero gli scafisti. Al momento l'indagine ha avuto esito negativo: il sospetto è che gli extracomunitari siano stati imbarcati su una nave che doveva viaggiare col pilota automatico.