SCIACCA. Un rinvio a giudizio e un imputato ammesso all'abbreviato con nomina di un perito da parte del giudice. È andata così, ieri mattina, in tribunale, l'udienza preliminare scaturita dall'indagine «Santa Lucia» a carico di due saccensi che, secondo l'accusa, avrebbero percepito indennità di accompagnamento per cecità assoluta non avendone diritto. Il giudice Roberta Nodari ha rinviato a giudizio Calogero Dangelo, di 60 anni, ex centralinista del Comune, e ammesso all'abbreviato Matteo Lucchesi Palli, di 44 anni. I due sono accusati di truffa. Nello specifico, secondo la procura, Dangelo sarebbe rientrato nella categoria dei ciechi parziali e dunque non in una condizione di cecità assoluta. Avrebbe percepito un'indennità di accompagnamento superiore rispetto a quella cui avrebbe avuto diritto. Anche Lucchesi Palli, secondo l'accusa, non sarebbe stato cieco assoluto, ma affetto da una patologia della vista tale da rientrare nella categoria dei ciechi parziali. Per Dangelo, difeso dall'avvocato Filippo Alessi, che ieri ha insistito nella richiesta di non luogo a procedere, il Gup ha fissato la prima udienza, dinanzi al giudice monocratico, per il 2 aprile. Per l'avvocato Alessi Dangelo "rientra tra i ciechi assoluti e ha diritto a quell'indennità". Per Lucchesi Palli si tornerà in aula, dinanzi al giudice Nodari, per la nomina del perito, il 13 marzo. Poi le successive udienze per la discussione. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA.