FAVARA. Da 40 giorni lavorano sapendo di non poter percepire i compensi fin qui maturati per tenere aperti i due asili nido comunali mancando l’impegno sul relativo capitolo di spesa. Sono le 26 socie (tra personale educativo e ausiliario) delle due cooperative del privato sociale “Baby Park” e “Juvenilia” il cui posto di lavoro è fortemente a rischio dopo che l’amministrazione comunale ha elevato le tariffe a carico delle famiglie per il mantenimento dei bambini nei due “nido”. Ritengono, infatti, che i genitori non potranno sopportare il peso della nuova imposizione che apparirebbe spropositata. Ieri mattina, nella stanza del sindaco si è tenuta un’affollata riunione alla presenza di amministratori, socie delle due cooperative, genitori. “Noi abbiamo aderito a un bando del settembre scorso – dice un papà che di professione fa l’ingegnere – sapendo quali spese avremmo dovuto sostenere. Oggi, invece, con una delibera del 3 febbraio si cambiano la carte in tavola triplicando o quadruplicando il costo del servizio in capo ad ogni famiglia”. L’entità della quota contributiva posta a carico degli utenti era stata fissata in base alle capacità reddituali degli stessi. Con un reddito fino a 2 mila e 800 euro la compartecipazione era esente e tale è rimasta. Per i redditi compresi tra 2.800 a 7.500 euro la compartecipazione è salita da 25 a 50 euro al mese, per quelli da 7,501 a 10.000 da 40 a 100 euro, per quelli da 10.001 a 15.000 da 55 a 150 euro, per quelli da 15,001 a 25,000 da 70 a 200 euro, per quelli da 25.001 a 35,000 da 85 a 250 euro, per quelli da 35,001 a salire da 100 a 300 euro. Per questo pomeriggio, intanto, è stato concordato un tavolo con le responsabili degli asili nido, una delegazione dei genitori e gli amministratori per cercare di trovare una via di uscita in modo da tenere in vita le due strutture. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI