AGRIGENTO. Il medico Giuseppe Candioto, 62 anni, accusato di associazione a delinquere, falso e corruzione nell'ambito dell'operazione "La carica delle 104", che ipotizza l'esistenza di una vera e propria "fabbrica" di falsi invalidi, ottiene gli arresti domiciliari. Il reumatologo si trovava in carcere dal 22 settembre, giorno in cui è scattato il blitz della polizia. Il tribunale del riesame ha accolto la richiesta del difensore, l'avvocato Salvatore Russello, e ha attenuato la misura cautelare concedendogli di tornare a casa anche se resterà in regime di arresti domiciliari. Nei giorni scorsi il gip Alessandra Vella aveva rigettato la richiesta del difensore che aveva chiesto la revoca o l'attenuazione della misura cautelare sostenendo che il quadro indiziario relativamente al reato di associazione a delinquere fosse insussistente e che, in ogni caso, non potesse né reiterare il reato (l'Asp lo ha sospeso dal servizio), né inquinare le prove che sono "cristallizzate con l'avviso di conclusione delle indagini preliminari". Un altro elemento su cui si fondava la richiesta di scarcerazione era legato ai problemi di salute. Il gip, sulla base di alcuni accertamenti sanitari, aveva ritenuto che le sue condizioni fossero compatibili e aveva rigettato il ricorso su tutti i fronti. Il riesame, adesso, gli ha concesso i domiciliari. Al momento non si conoscono le motivazioni del provvedimento. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI