PORTO EMPEDOCLE. Due persone, padre e figlio, sono state denunciate. Sono - secondo quanto è stato ricostruito dalla Capitaneria di porto e dalla polizia di Stato - gli aggressori del capitano di fregata, a capo della Guardia costiera di Porto Empedocle, Massimo Di Marco. Di Marco che s'è visto dare, dopo i controlli effettuati all'ospedale "San Giovanni di Dio", 7 giorni di prognosi per le contusioni riportate. La Tac ha escluso altri danni. I due empedoclini - G. D. di 46 anni e il figlio C. D. - dovranno rispondere delle ipotesi di reato di violenza ed aggressione a pubblico ufficiale, minaccia, lesioni, danneggiamento e ingresso non autorizzato in area militare. Non è escluso che, nei loro confronti, possano anche venire adottate delle misure cautelari.
Fra l'altro, il quarantaseienne sarebbe già una "vecchia conoscenza" della Capitaneria. I militari della Guardia costiera, domenica pomeriggio, avevano - secondo la loro ricostruzione - "pizzicato" 3 presunti pescatori abusivi di novellame su una barca abusiva che aveva calato le reti direttamente in porto. Uno dei 3 sarebbe riuscito a scappare, portando con se la rete. Gli altri due, invece, - Maurizio Fratacci, 22 anni, e Giorgio Farruggia di 29 - erano stati bloccati. Rischiavano al massimo una sanzione amministrativa. Invece, - secondo l'accusa - avrebbero opposto resistenza, avrebbero minacciato e tentato di aggredire. I 2 sono stati, così, portati negli uffici della Capitaneria dove, su disposizione del sostituto procuratore di turno, sono stati arrestati e posti ai domiciliari.
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