AGRIGENTO. In aula saranno sentiti soltanto l’ingegnere Antonio Badalà e il geometra Pietro Munzone. Nessun altro teste, inizialmente indicato nella lista del pm Santo Fornasier, è stato ammesso al processo per il nel crollo del secentesco Palazzo Lo Jacono Maraventano, caduto al suolo il 25 aprile del 2011. L’ordinanza è stata letta ieri mattina dal presidente della prima sezione penale Giuseppe Melisenda Giambertoni. All’udienza precedente i difensori dei nove imputati (fra gli altri gli avvocati Giuseppe Scozzari, Antonino Gaziano, Sergio Alletto, Nicola Grillo e Maria Calcara) avevano chiesto ai giudici di non ammettere la lista testi “perché le circostanze su cui si chiede di riferire non sono indicate”. Un vizio di forma che il tribunale ha ritenuto sussistente ammettendo solo i due consulenti tecnici ed escludendo l’audizione di alcuni operatori di polizia giudiziaria e dei proprietari dell’antico palazzo. Alla luce di questo dato i difensori hanno chiesto un termine per potere illustrare le proprie liste di testimoni da aggiornare dopo la parziale bocciatura di quella del pm. Si torna in aula il 13 aprile. L’ex sindaco Marco Zambuto, unico imputato a chiedere il rito abbreviato, è stato assolto.
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