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Cattolici e islamici marceranno insieme per la pace a Favara

La trasmissione radiotelevisiva rilancia alla ribalta regionale l’iniziativa dei frati minori. La città diventa un modello di accoglienza, integrazione e solidarietà

FAVARA. Il binomio integrazione-solidarietà diventato una realtà a Favara, rilancia il comune dell’Agrigentino alla ribalta nazionale per il grande cuore dei suoi cittadini: una grande marcia della pace vedrà insieme il 26 febbraio frati e imam, fedeli di religioni diverse, cattolici e musulmani. In un momento in cui si discute tanto di contrapposizioni integraliste, arriva un bel segnale da Favara dove già da tempo il convento dei frati minori ha aperto le porte gratuitamente agli immigrati. Un esempio di accoglienza che è stato rilanciato a livello regionale ieri mattina grazie alla trasmissione radiotelevisiva «Ditelo a Rgs» con il condirettore Giovanni Pepi in onda dal martedì al sabato su Rgs, Radiogiornale di Sicilia alle 7:00 e su Tgs, Telegiornale di Sicilia alle 8:00.

La trasmissione è visibile anche sul sito internet del Giornale di Sicilia www.gds.it. I conduttori hanno invitato in collegamento telefonico il guardiano del convento dei frati minori di Favara, fra' Giuseppe Maggiore. Il frate è il promotore del progetto «Tenda di Abramo» che accoglie gli immigrati e offre loro un riparo e li aiuta a imparare un lavoro. Un esempio di solidarietà e integrazione multireligiosa che coinvolge anche giovani volontari favaresi. La grande marcia ha anche richiamato l’attenzione della Radio Vaticana. In trasmissione si è parlato delle iniziative mosse dall'esperienza del padre guardiano acquisita nel corso della sua missione in Spagna con i barboni artisti di strada lungo il cammino di Santiago di Compostela e poi anche in Marocco. Oltre che una nuova speranza viene ridata dignità all'uomo a prescindere dalla sua provenienza, dalla sua etnia e dal suo credo. Senza chiedere e ricevere sostegno dagli enti pubblici.

 

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