AGRIGENTO. Si ferma di nuovo, in sette Comuni dell’agrigentino, la raccolta dei rifiuti e stavolta l’emergenza discariche non c’entra. Le segreterie provinciali, della funzione pubblica, di Cgil, Cisl e Uil, hanno proclamato lo sciopero degli operatori ecologici per il prossimo 6 di gennaio.
All’origine della protesta c’è il mancato pagamento dell’ultimo stipendio. Salvo ripensamenti, i netturbini, il 6 di febbraio, non raccoglieranno i rifiuti a Licata, Palma di Montechiaro, Naro, Camastra, Ravanusa, Campobello di Licata e Canicattì.
Ieri, però, Rosario Miceli e Francesco Mannone, rispettivamente commissario liquidatore e commissario straordinario dell’Ato Ag3, hanno rivolto alle organizzazioni sindacali un appello a revocare lo sciopero.
“Comunichiamo – scrivono Mannone e Miceli - che sono stati effettuati, in data odierna (ieri ndr), i pagamenti degli stipendi del mese di dicembre 2014 in favore dei lavoratori del cantiere di Naro; sono in pagamento gli stipendi del mese di dicembre 2014 dei lavoratori del cantiere di Campobello di Licata; non appena perverrà la liquidità da parte del Comune di Campobello di Licata verranno liquidate le spettanze dovute ai lavoratori. Per i ritardati pagamenti relativi ai lavoratori dei cantieri dei Comuni dell’Ato, le spettanze verranno liquidate non appena i Comuni interessati verseranno gli importi già fatturati”.
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