FAVARA. Potrebbe partire nella prima decade di febbraio la mensa scolastica bloccata da settembre per mancanza di risorse. Assicurazioni in tal senso sono state fornite ieri mattina dall'assessore alla pubblica istruzione Sara Chianetta, che conosce bene le dinamiche scolastiche essendo una maestra elementare, ai dirigenti dei cinque istituti comprensivi della città Assunta Accurso Tagano della "Mendola-Vaccaro", Bice Lombardi della "Bersagliere Urso", Melinda Broccia della "Vitaliano Brancati", Maria Todaro della "Gaetano Guarino"e all'insegnante Giuseppe Piscopo, intervenuto in sostituzione di Antonietta Morreale della "Falcone e Borsellino".
Considerato che dal primo gennaio gli appalti oltre la soglia dei 40 mila euro devono essere affidati ad una centrale unica di committenza c'è il problema di come accelerare le procedure. Si potrebbe allora riaffidare per uno/due mesi il servizio al vecchio fornitore e contestualmente far partire la gara che impegnerebbe circa 300 mila euro. Poi c'è da sciogliere il nodo relativo al monopasto che tornerebbe gradito alle mamme non solo perché sanno che i loro figli non consumano per intero le due portate previste dal capitolato ma anche perché in tal modo dimezzerebbero le spese. La mensa scolastica, essendo un servizio a domanda individuale, sconta infatti la compartecipazione delle famiglie che dal 2013 si è alzata dal 36 al 50 per cento.
ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia