SCIACCA. Sarà interrotta tra poche ore l'erogazione di energia elettrica nei confronti di 500 utenze tra residenze, negozi, uffici pubblici e studi professionali nel centro storico di Sciacca (Agrigento). L'annunciato disservizio, che riguarderà anche la stessa pubblica illuminazione, scaturisce da una decisione del tribunale che proprio oggi ha disposto il distacco di una cabina di trasformazione dell'Enel ubicata al piano terra di un palazzo da dieci piani costruito negli anni Sessanta, situato in piazza Purgatorio. Il 15 ottobre del 2013 la cabina andò a fuoco a causa di un cortocircuito. Ne scaturì un incendio che interessò l'intero edificio. Diverse persone furono costrette a ricorrere alle cure dei medici per le esalazioni da fumo. Le autorità sgomberarono i ventidue appartamenti per precauzione. Poi l'impianto fu riparato e i residenti tornarono nelle loro case, con l'impegno dell'Enel di alimentare al più presto l'edificio e la zona circostante con un dispositivo diverso da quella cabina, evidentemente pericolosa. Ma in quindici mesi si è stati solo in grado di individuare un nuovo sito dove ubicare un nuovo impianto. Lavori non ancora iniziati. Chi abita nel palazzo di piazza Purgatorio nel frattempo ha fatto causa alla società elettrica. Il tribunale oggi ha anche incaricato una ditta privata di sostituirsi all'Enel nel caso di inadempienza. Non nasconde la sua preoccupazione il sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola: «Confido che Enel scongiuri i disagi, anche concordando una soluzione tampone con i legali dei residenti del palazzo».