SICULIANA. La discarica di Siculiana è stata riaperta. Ma ieri mattina, gli unici autocompattatori che hanno potuto scaricare, sono stati quelli di una ventina di paesi, tra questi Agrigento e di Porto Empedocle. Alcuni anche di altre province. Gli altri, sono rimasti fuori dall’impianto perchè i comuni non avevano ancora recepito, alcuni non lo avevano neanche letto, il decreto del capo del Dipartimento regionale dei rifiuti Mimmo Armenio e non avevano ancora sottoscritto alcun contratto con la Catanzaro costruzioni che gestisce l’impianto di contrada Materano. Con il capoluogo e con la città di Vigata, l’intesa era stata già raggiunta, cosa questa che ha impedito che la raccolta si fermasse nuovamente e garantendo, soprattutto, che si possa continuare a raccogliere anche oggi e nei giorni a venire. Discorso diverso, ad esempio, per gli altri comuni serviti dall’Iseda, e cioè Grotte, Racalmuto, Castrofilippo, Realmonte e Montallegro i cui rifiuti sono rimasti fino alla fine del turno davanti la discarica senza potere scaricare. Favara è fuori quota perchè ieri effettuava la differenziata. Poi, i mezzi hanno fatto ritorno nella zona industriale di Agrigento, sede dell’Iseda dove fino alle 16.30, orario della chiusura della discarica, l’amministratore delegato Giancarlo Alongi e i suoi collaboratori, sono rimasti in attesa di notizie su come comportarsi. ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA