SICULIANA. Tutto pronto per la riapertura della discarica di Siculiana. Dopo il collaudo positivo della quarta vasca effettuato venerdì scorso, il Dipartimento ha autorizzato la riapertura dell’impianto che, di fatto, metterebbe la parola fine, almeno per ora, all’emergenza rifiuti in 24 comuni dell’agrigentino, quelli ricadenti negli Ato Gesa e Dedalo. Il decreto, il n.17, è stato firmato ieri pomeriggio dal dirigente generale del Dipartimento rifiuti Mimmo Armenio ed autorizza, fino al 30 giugno 2015, decine di comuni delle province di Agrigento, Caltanissetta, Trapani e catania a conferire a Siculiana. Il decreto è stato inviato alle rispettive Prefetture, agli Ato e alla Catanzaro Costruzioni. Autorizzati a scaricare a Siculiana, sono i comuni di Agrigento, Aragona, Cammarata, Casteltermini, Castrofilippo, Comitini, Favara, Grotte, Joppolo, Lampedusa, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali. San Giovanni Gemini, S. Elisabetta, Sant’Angelo Muxaro, Montallegro, Realmonte e Siculiana per l’ato Gesa. I comuni di Dedalo autorizzati sono Camastra, Campobello, Canicattì, Licata, Naro, Palma e Ravanusa. Adesso la partita si sposta sui Comuni visto che il Gruppo Catanzaro, che gestisce l’impianto di contarda Matarano, è in attesa dei contratti con i Comuni affinchè venga garantita la liquidità per pagare il conferimento in discarica. Il problema è che la gran parte di questi comuni hanno situazioni economiche «delicate» e sui relativi bilanciano esiste più di qualche criticità. Come al solito dunque, la coperta è mezza corta. Da un lato una discarica ampliata, collaudata ed autorizzata ad aprire, dall’altro l’impresa che la gestisce che vuole, a ragion veduta, garanzie sui pagamenti. In mezzo a tutto questo come sempre, i cittadini che pagano per servizi che spesso non hanno. ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA