PALMA DI MONTECHIARO. Ha confessato di aver ucciso la convivente al culmine di un litigio e fatto ritrovare l'arma del delitto Angelo Azzarello, il giovane di 21 anni accusato di aver ucciso il 4 dicembre dello scorso anno la 22enne romena Alina Condurache in una azienda agricola in contrada Cipolla tra Palma di Montechiaro e Licata.
L'arma, una pistola Makarov calibro 7,62, è stata ritrovata durante un sopralluogo al quale hanno preso parte, tra gli altri, il sostituto procuratore Andrea Maggioni, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Licata e i difensori dell'indagato, Santo Lucia e Antonino Riina. La ragazza venne raggiunta da due colpi di pistola al basso ventre e nonostante i soccorsi morì dell'ospedale «San Giacomo d'Altopasso».
Angelo e Alina pare avessero convissuto, ma non sempre le cose tra di loro andavano bene. Pare, anzi, che nell’ultimo anno i due avessero alternato periodi in cui andavano d’amore e d’accordo, ad altri nei quali invece si allontanavano. Anche qualche mese fa, infatti, Angelo Azzarello aveva scritto sul suo profilo Facebook di avere avviato una relazione con Alina. Evidentemente, dunque, accadeva che i due ragazzi si perdevano di vista per qualche tempo, ma poi finivano per tornare uno nelle braccia dell’altra. Nulla lasciava pensare che questo amore potesse avere una fine così tragica. Proprio il fatto che la relazione tra Angelo ed Alina fosse ripresa il 14 di ottobre scorso, dunque appena tre settimane fa, tutto faceva pensare, ma certamente non il tragico epilogo che la storia d’amore ha avuto. All’origine dei continui litigi potrebbe esserci, secondo gli investigatori, il fatto che Angelo Azzarello pare fosse molto geloso della sua fidanzata.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia