FAVARA. Frenata sul nuovo appalto della raccolta e smaltimento dei rifiuti. In base al capitolato predisposto dagli uffici, con il conforto di alcuni tecnici della Ge.S.A. Ag/2, i costi sarebbero eccessivi e, soprattutto, non in grado di essere sopportati dalla popolazione. Si viaggerebbe sui 5 milioni e 700 mila euro all'anno per il prossimo settennio. Il sindaco che verrebbe dopo Manganella (si dovrebbe votare nella primavera del prossimo anno) si ritroverebbe sul groppone un bel regalo. L'assessore alla spending rewiev, Gioacchino Zarbo, assieme al collega a cui il sindaco ha affidato la delega alla nettezza urbana, Enzo Agrò, non ha alcuna intenzione di fare accendere la luce verde sugli atti finora predisposti dai funzionari comunali. "Bisogna fare i conti - spiega Zarbo - con la tassa sui rifiuti che al momento viene pagata dal 40 per cento degli utenti. C'è un altro 40% che non paga perché non ne ha le possibilità economiche mentre il restante 20% non si mette in regola per scelte assolutamente immotivate". Partendo da questi presupposti si rischia di caricare i mancati incassi su tutti i cittadini, anche quelli virtuosi, visto che i disavanzi di amministrazione sono dei buchi che vanno coperti attraverso l'applicazione di nuove imposte e tasse o l'inasprimento delle stesse. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI