RIBERA. Ore 12,30. A Ribera esplode la gioia all'arrivo nella chiesa di san Francesco di Assisi della lieta novella: l'arcivescovo Francesco Montenegro, che nella "città delle arance" si trovava per incontrare la comunità parrocchiale guidata da padre Salvatore Fiore, è Cardinale dopo la nomina avuta da Papa Francesco. La notizia arriva durante la celebrazione della santa messa officiata dall'arcivescovo, che era arrivato in mattinata per incontrare la comunità parrocchiale, per stare insieme con i ragazzi della parrocchia, con le famiglie arrivate numerose. A portargliela per primo Enzo Vella, collaboratore dell'arciprete Giuseppe Maniscalco.
«Avevo letto della nomina su Internet - dice - e sono arrivato nella chiesa di san Francesco dove sapevo che si trovava l'arcivescovo Montenegro. Poco prima della benedizione, avendone avuto autorizzazione, mi sono avvicinato all'altare e prima ci siamo scambiato un bacio di saluto, poi gli ho riferito quanto ero venuto a conoscenza. "Non ci posso credere - mi ha detto - non dire nulla". Subito dopo la benedizione siamo stati in sacrestia per verificare la notizia». "C'era ancora incredulità - dice Francesco Montalbano della parrocchia di san Francesco che era in compagnia del parroco Salvatore Fiore - Ci siamo collegati sul sito del Vaticano e la notizia a quel punto è diventata ufficiale". L'arcivescovo a questo punto è rimasto davvero choccato, non credeva ai suoi occhi. "Non è possibile sono state le sue prime parole - dice il parroco Salvatore Fiore - Voglio parlare con il Santo Padre ed ha chiamato la Segreteria di Papa Francesco. "Non posso che dire solo grazie", ha detto all'interlocutore, che al telefono ha confermato la nomina". E allora via con le felicitazioni, gli abbracci di quanti erano in sacrestia e dei fedeli che sono via via accorsi per stringersi attorno al loro arcivescovo diventato Cardinale, "senza che ne avesse avuto assolutamente percezione prima, perché Papa Francesco si muove così" - dice ancora Francesco Montalbano.
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