PORTO EMPEDOCLE. Continuano le indagini dei carabinieri per far luce sull’avvertimento lanciato nei giorni scorsi al sindaco empedoclino Lillo Firetto. Gli inquirenti stanno cercando di risalire agli autori della missiva anonima a cui era stato «allegato» anche un proiettile. Al deputato regionale intanto, continuano ad arrivare attestati di solidarietà.
ARTICOLO 4. Una condanna senza appello per il gesto indegno, viene espressa dai parlamentari regionali di Articolo 4 a nome, oltre che del gruppo all’Ars, dell’intero partito sul territorio. «Si tratta – si legge nella nota di Articolo 4 - di gesti ignobili, non degni di un paese civile che vanno condannati dalla politica e perseguiti dalle forze dell’ordine e dalla magistratura».
Gruppi consiliari Udc e Cambiare in meglio con Firetto. «Condanniamo il gesto - scrivono in un documento congiunto - ed esprimiamo piena solidarietà nei confronti di Firetto, riconoscenza per l’attività politica ed amministrativa svolta e lo incoraggiamo a seguitare nel percorso di sviluppo e legalità che deve contrassegnare l’azione di tutte le istituzioni locali e, in particolar modo, quelle del territorio della provincia».
Michele Cimino. «Si tratta - dice il deputato Pdr - di un avvertimento che pone i riflettori su una parte della società che minaccia l’operato di retti amministratori e politici, che agiscono in nome della legalità e nell’interesse dello sviluppo del territorio. Fiducioso che gli organi inquirenti, possano individuare al più presto l’autore di tale atto criminoso,confermo il mio sostegno al sindaco Firetto nel proseguo della propria energica azione amministrativa».
Roberto Di Mauro. «Ancora una volta e puntualmente - sostiene il parlamentare - con l’approssimarsi di momenti delicati come sarà certamente l’elezione del sindaco di Agrigento, vengono compiuti atti intimidatori a danno di politici ed amministratori, nel tentativo di condizionarne le scelte e di condizionare la vita amministrativa delle nostre comunità».
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