AGRIGENTO. «Un militare è a guardia della sicurezza pubblica anche quando non indossa la divisa». Lo si sente dire spesso ma stavolta è accaduto veramente. Avrebbe infatti potuto trasformarsi in tragedia, l’incidente di qualche giorno addietro al viale Cannatello del Villaggio Mosè, dove un bambino di poco più di due anni, ha rischiato di morire dopo essere stato colto da un improvviso attacco convulsivo che lo stava facendo soffocare. A salvarlo, è stata la prontezza e la calma di un appuntato della Guardia di Finanza di 34 anni, Andrea Stamerra, originario di Casarano in provincia di Lecce ed in servizio al Comando provinciale delle Fiamme Gialle di Agrigento. L’uomo, in quel momento libero dal servizio ed in compagnia della moglie, stava entrando in un negozio di legno e accessori per la casa in viale Cannatello quando si è accorto di uno strano movimento attorno al bimbo in preda alle convulsioni la cui mamma, allarmata per l’improvvisa difficoltà a respirare del figlioletto, stava chiamando aiuto. Il finanziere, che solo poco tempo addietro aveva completato anche un corso di primo soccorso, con freddezza e concentrazione è intervenuto prendedosi cura del bambino, intervendo con alcune manovre che, in attesa che arrivassero i paramedici del 118, gli hanno salvato la vita. Il piccolo è stato poi soccorso e trasportato in ambulanza al san Giovanni di Dio da dove è stato dimesso dopo qualche giorno. La cosa non è passata inosservata agli altri avventori del negozio che si sono complimentati con il finanziere per il sangue freddo dimostrato finendo anche alle orecchie del comandante provinciale della Guardia di finanza di Agrigento Massimo Sobrà. «Sono cose - ha commentato il colonnello - che riempiono di gioia umana e di soddisfazione professionale. Episodi come quello che ha avuto come protagonista il nostro appuntato Andrea Stammerra, ci aiutano a far capire ai cittadini che il nostro compito non è soltanto repressivo ma che siamo sempre e comunque a disposizione e al servizio della collettività. Siamo orgogliosi dell’intervento del nostro appuntato che non è il primo che vede protagonisti nostri uomini al di fuori dalle ore di servizio e non sarà certamente l’ultimo».