AGRIGENTO. "Il controllo sui tempi di esecuzione delle opere é stato carente e la redazione del piano economico non è in linea con il regolamento". Sono solo alcuni dei rilievi che l'Autorità nazionale anticorruzione ha mosso all'indirizzo dell'Anas nella qualità di stazione appaltante dei lavori di raddoppio della strada statale 640. Il presidente dell'Autorità governativa, dopo avere esaminato una dettagliata relazione della direzione generale vigilanza lavori, contesta alla società che ha dato in appalto i lavori di raddoppio a quattro corsie una serie di presunte irregolarità nell'adempimento dell'opera.
"Da una lettura del quadro economico del progetto - si legge nel documento dell'organismo di controllo - emerge un importo destinato al quadro di incentivazione sproporzionato rispetto a quello realmente spettante". E ancora: "Si evidenzia, altresì, un'incertezza sui tempi di ultimazione dell'opera". Nella delibera sottoscritta dal presidente Raffaele Cantone si fa riferimento a una prima nota di contestazione risalente al 7 agosto del 2013. In particolare venivano sottolineate alcune presunte inadempienze come la mancata applicazione di una penale sui tempi di presentazione dei progetti e il non avere contestato al raggruppamento di professionisti "la redazione di un piano di espropri non aderente alla realtà".
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