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Canicattì, il suo amico morì in quell'incidente: arriva il patteggiamento

La pena è di due anni e 2 mesi. Secondo le analisi a cui è stato sottoposto si sarebbe messo alla guida della sua auto dopo avere assunto cocaina e alcol

CANICATTI'. Patteggiamento ratificato: il ventenne Pierangelo Bennici, conducente della Fiat Grande Punto che poco più di un anno fa si schiantò provocando la morte dell'amico (il ventiduenne Francesco Cassisi che stava seduto dietro nel lato passeggero), patteggia e definisce la propria posizione giudiziaria senza un vero e proprio processo. La pena applicata, due anni e due mesi di reclusione, gli consentirà di usufruire della sospensione condizionale perché - anche se superiore ai ventiquattro mesi - l'imputato ha meno di 21 anni.

Bennici, secondo quanto avrebbero accertato le analisi a cui è stato sottoposto dopo l'incidente, si sarebbe messo alla guida della sua auto dopo avere assunto cocaina e alcol in maniera massiccia. Il difensore di Bennici, l'avvocato Calogero Li Calzi, dopo l'avviso di conclusione delle indagini preliminari e la fissazione dell'udienza, aveva chiesto di definire la posizione del proprio assistito attraverso il patteggiamento e il pubblico ministero Brunella Sardoni, titolare dell'inchiesta, aveva dato il consenso. A decidere è stato il giudice dell'udienza preliminare Alessandra Vella. Il gup, dopo avere disposto un rinvio per leggere bene gli atti e valutare se la pena da applicare fosse congrua, ha ratificato l'accordo processuale e ha emesso una sentenza di patteggiamento.

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