SCIACCA. Davide Mordino rimane agli arresti domiciliari. Per l'ex parroco della Basilica di San Calogero, di 43 anni, accusato di avere compiuto atti sessuali con minorenni, ragazzi dai 14 ai 18 anni, durante la sua permanenza in città, i giudici del tribunale hanno disposto la proroga dei termini di custodia cautelare che sarebbero scaduti il 17 dicembre. Si andrà fino al completamento dell'istruttoria dibattimentale. La richiesta era stata avanzata dal pubblico ministero e dalla parte civile, basata sulla complessità del processo, con molti testi. I giudici hanno fissato la prossima udienza per il 17 dicembre. E' previsto il giuramento di un consulente tecnico che dovrà analizzare dei supporti informatici. Mordino, in una delle ultime udienze, ha risposto, per circa tre ore, alle domande dei giudici, respingendo le accuse. Tre le presunte persone offese tre si sono costituite parte civile, assistite dagli avvocati Pietro Casandra e Carmela Re. In tutto, secondo la ricostruzione dell'accusa, le persone offese sarebbero sette. L'ex sacerdote avrebbe respinto tutte le accuse mosse a suo carico e la difesa, con gli avvocati Antonino Agnello e Luca Giordano, si prepara a sostenere questa tesi anche con riferimenti specifici: la possibilità anche per altri di accedere ai computer che si trovavano nella parrocchia dove sarebbe stato rinvenuto materiale finito agli atti del processo e di accedere allo stesso telefonino di Davide Mordino. ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA