SCIACCA. E' finito in Rianimazione, al Giovanni Paolo II, dopo avere mangiato un fungo che aveva raccolto la sera precedente. Manfredo Caro, di 63 anni, è rimasto per alcuni giorni tra la vita e la morte, i medici hanno dovuto fronteggiare un'insufficienza renale acuta e sottoporlo a dialisi, ma questa mattina, dopo quasi un mese di ricovero in ospedale, verrà dimesso. "Sono felice - dice - e ringrazio i medici della Nefrologia e della Rianimazione che mi hanno curato. Sono arrivato in condizioni molto gravi - aggiunge - ed ho temuto di morire".
Il blocco renale aveva fatto schizzare il suo peso a 107 chili. Adesso è tornato ai suoi 85 chili. L'uomo, originario di Montallegro, è transitato dall'ospedale di Ribera prima di arrivare nel nosocomio saccense. "Quando è arrivato in ospedale - dice il primario di Nefrologia del Giovanni Paolo II, Salvatore Vittoria - la situazione era particolarmente complessa. E' stato necessario trattenerlo in Rianimazione. Al contempo, per il blocco renale c'è stata la necessità di intervenire con la dialisi. Per fortuna, nell'arco di qualche giorno, la situazione è evoluta in senso positivo.
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