FAVARA. La gara per aggiudicare i lavori per la ristrutturazione dell'ex pretura di piazza Garibaldi, iniziata il 20 maggio scorso, ancora deve definirsi. L'ultimo inghippo è costituito dal durc, il documento unico di regolarità contributiva, che alcune imprese non hanno recapitato al Comune che ne aveva fatto esplicita richiesta per completare le pratiche. Un ritardo sanabile, ma solo con il passare del tempo visto che, per andare oltre, il seggio di gara deve attendere i canonici trenta giorni dopo i quali è abilitato a escludere la ditta inadempiente. Dopo quasi sette mesi da quando si sono cominciati ad aprire i plichi delle imprese concorrenti tutto rimane confinato nel limbo.
Ancora non si sa chi dovrà effettuare i lavori non escludendo possibili ricorsi al Tar allorché il presidente del seggio, l'ingegnere Franco Bellavia, proclamerà la ditta vincente. Un vero labirinto di norme e procedure che frenano l'azione amministrativa bloccando fino all'inverosimile i pochi appalti che ancora possono essere banditi a causa della limitatezza delle risorse pubbliche. Il recupero funzionale dei locali dell'ex Pretura ha una sua precisa logica. Infatti il finanziamento (tramite il Po Fers 2007/2014), è finalizzato a far nascere o proseguire attività volte a contrastare gravi situazioni di disagio sociale.
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