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Riprende la raccolta dei rifiuti ad Agrigento ma i disagi restano

Ieri pomerigigo, il presidente Crocetta ha firmato il piano che individua siti alternativi a quello di Siculiana, chiuso per lavori di adeguamento

AGRIGENTO. Alla fine l’ordinanza è arrivata. Da oggi, e comunque non appena il Comune informerà ufficialmente le ditte, le imprese dell’Ati potranno riprendere la raccolta dei rifiuti ferma da tre giorni in conseguenza della chiusura della discarica di contrada Matarana a Siculiana arrivata al massimo della propria capienza contenitiva di rifiuti. Il piano straordinario di emergenza rifiuti regolamenta i siti alternativi alla discarica di Siculiana chiusa ormai da quattro giorni, per lavori di adeguamento che non si concluderanno prima di un mese e mezzo. Dopo la chiusura temporanea di altri impianti della Sicilia occidentale, infatti, molti comuni erano confluiti sulla struttura di Siculiana e nell'impianto gemello di Montallegro, dove sono già partiti i lavori che dovrebbero portare all'inizio dell'anno prossimo al ritorno alla normalità.

Dal canto suo, il presidente della Regione è intenzionato a chiedere la dichiarazione di stato di emergenza alla presidenza del Consiglio per potere compiere in modo veloce tutti gli atti necessari alla realizzazione di un piano di investimenti che riorganizzi l'intero settore. Per Crocetta «è indispensabile accelerare l'incremento della differenziata e l'apertura di discariche pubbliche in alternativa a quelle private». I comuni dell’agrigentino, capoluogo in testa, conferiranno i propri rifiuti nelal discarica di contrada Timpazzo a Gela così come è accaduto in occasione analoghe quando la struttura di Siculiana era stata chiusa per qualche giorno.

 

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