LICATA. Da due giorni i produttori agricoli locali iscritti al consorzio Cora stazionano nell’aula consiliare del Comune, decisi a non andare via fino a quando non otterranno risposte riguardo alla richiesta, avanzata da tempo, di tornare ad ottenere l’acqua depurata per utilizzarla nell’irrigazione dei campi. Venerdì mattina gli agricoltori hanno sfilato per le vie del centro con trattori, camion e furgoni. Intorno alle 14 hanno raggiunto l’aula consiliare, posta al primo piano del municipio di piazza Progresso, e da lì non sono più usciti. Nella sala hanno trascorso la notte, alternandosi in turni di tre ore, e ieri sera si accingevano ad organizzarsi per dormire nuovamente al Comune. “Siamo intenzionati a non andarcene da qui – hanno annunciato i produttori agricoli – fino a quando non saremo stati convocati dal prefetto di Agrigento. Al rappresentante del governo in provincia, infatti, vogliamo rappresentare la nostra situazione. Da tredici mesi non riceviamo più l’acqua depurata, ed ogni sollecitazione finora è stata inutile. Speriamo che possa aiutarci il prefetto”. Fino a poco più di un anno fa gli agricoltori ottenevano l’acqua depurata, debitamente trattata per essere utilizzata per irrigare le colture, poi più niente. Da allora, considerato anche che da molti mesi non piove, le difficoltà per gli agricoltori sono via via aumentate. Nel settore sono impiegati oltre cinquemila addetti e senza l’agricoltura l’economia di Licata muore. Solidarietà ai produttori agricoli è stata manifestata, già venerdì sera, dal consigliere comunale Giuseppe Peruga e dall’ex consigliere Giovanni Spiteri, i quali hanno raggiunto il Comune e si sono fermati con i manifestanti per ascoltare le loro ragioni.