RACALMUTO. Una proroga di un mese e mezzo. E' paradossale, ma il Comune non poteva fare altrimenti, quanto avviene a Racalmuto. E quanto fa storcere il naso e scuotere la testa ai precari in forza all'ente. La giunta municipale ha prorogato i rapporti di lavoro, a tempo determinato, per 42 precari. Una proroga di un mese e mezzo, fino al 31 dicembre prossimo, per diciotto ore lavorative settimanali per ciascun dipendente, che serve "per non compromettere la regolare esecuzione dei servizi indispensabili e l'esercizio delle funzioni istituzionali dell'ente". L'amministrazione comunale di Racalmuto non ha però potuto neanche prendere in considerazione la possibilità della proroga fino al 31 dicembre del 2016 - prevista dalla legge regionale - perché si tratta "di una facoltà non consentita dalle misure di risanamento approvate con il piano di riequilibrio finanziario pluriennale" approvato recentemente dalla Corte dei Conti. L'ente, in queste condizioni, non è del resto in grado di programmare il fabbisogno del proprio personale per il prossimo triennio. La sezione di Controllo della Corte dei Conti aveva, del resto, riscontrato il superamento, da parte dell'ente, delle soglie di rigidità strutturale delle spese del personale. La commissione straordinaria, che governava il paese prima delle amministrative, aveva prorogato per otto mesi i contratti di lavoro per 10 precari; mentre la Giunta a settembre e ad ottobre scorsi aveva prorogato - sempre fino al 31 dicembre di quest'anno - i contratti di altri complessivi 17 precari. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI