AGRIGENTO. «L’interruzione della fornitura di acqua ad un utente avviene dopo una serie di solleciti ed avvisi, per indurre il cittadino a mettersi in regola con i pagamenti, e di fronte alle famiglie indigenti cerchiamo sempre di trovare soluzioni adeguate per evitare il distacco, anche con una rateizzazione dell’importo». E dal primo avviso al ”taglio” di solito passa un anno, nel mirino finiscono coloro che non ”vogliono” pagare e non coloro che non ”possono”. Questo quanto ha detto Marco Campione, presidente della società Girgenti Acque, che gestisce il servizio idrico in 27 comuni dell’agrigentino nel corso della prima conferenza stampa organizzata dalla società. L’incontro con gli operatori dell’informazione si è reso necessario alla luce di due spiacevoli episodi registrati a Lucca Sicula e a Ravanusa, dove in questo ultimo paese, un dipendente è stato pesantemente malmenato. Presenti anche il direttore generale Giandomenico Ponzo, Marisa Macaluso dirigente dell’ufficio personale, Angelo Cutaia direttore amministrativo e Igino Della Volpe componente del Cda. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI