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Uccise la moglie, un ravanusano condannato a 30 anni

Luigi Gallo, 64 anni, arrestato il 25 giugno dell’anno scorso, con le accuse di uxoricidio e anche di avere tentato di ammazzare il suo nuovo compagno

RAVANUSA. Trenta anni di carcere per Luigi Gallo, 64 anni, arrestato il 25 giugno dell'anno scorso, con l'accusa di avere ucciso l'ex moglie Giovanna Longo e avere tentato di ammazzare il suo nuovo compagno: sono stati inflitti ieri pomeriggio, poco prima delle 18, dal gup Francesco Provenzano. Il giudice ha accolto in pieno la richiesta formulata all'udienza precedente dal pubblico ministero Santo Fornasier. Gallo ha evitato l'ergastolo per il rito abbreviato che gli ha consentito di ridurre la pena di un terzo. Luigi Avarello, 65 anni, il nuovo compagno della donna che riuscì a salvarsi reagendo dopo i primi spari, si è costituito parte civile con l'assistenza dell'avvocato Lillo Fumo e adesso sarà risarcito dall'imputato. Gallo è stato riconosciuto colpevole di omicidio premeditato, tentato omicidio, minacce, porto e detenzione illegale di arma in luogo pubblico e ricettazione.

Uccisa la moglie nel parcheggio del mercato rionale, secondo la ricostruzione dell'episodio che ha retto pienamente al vaglio del processo, non sarebbe riuscito a fare fuori il suo nuovo compagno per la reazione dell'uomo e per l'immediato intervento di alcuni vigili urbani di Ravanusa, in servizio per gestire la viabilità attorno alle bancarelle, che gli si sono scagliati addosso per disarmarlo. Ieri mattina, prima che il giudice si ritirasse in camera di consiglio anche per emettere altri dispositivi, l'avvocato Calogero Meli, difensore di Gallo, aveva chiesto di contenere la pena ed escludere la premeditazione anche in considerazione del fatto che "l'omicidio è avvenuto in piazza, il posto peggiore che avrebbe potuto scegliere se davvero avesse programmato tutto prima".

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