AGRIGENTO. Due mila metri di cavi di rame sono stati rubati, per un danno quantificato in circa 25 mila euro, da un impianto fotovoltaico di contrada Milione nel quartiere satellite di Montaperto ad Agrigento. Ignoti malviventi, i cosiddetti "cacciatori di oro rosso", hanno agito durante la notte. Trattandosi di una zona periferica, nessuno ha visto, ne' sentito niente e pertanto nessun allarme e' stato lanciato. La scoperta e' stata fatta da alcuni lavoratori e responsabili della ditta "Flex Energia srl" di Agrigento che hanno immediatamente lanciato la richiesta di intervento ai carabinieri. I militari dell'Arma di Montaperto, coordinati da capitano Giuseppe Asti della compagnia, hanno effettuato il sopralluogo in contrada Milione ed avviato le indagini volte a dare un nome e cognome agli autori dell'ennesimo colpo di cavi di rame. Un furto che pero', almeno in questo caso, e' coperto da polizza assicurativa. L’impianto fotovoltaico ha comunque subito davvero dei pesantissimi danni.
L'inchiesta per l'identificazione dei balordi - certamente si tratta, secondo le ipotesi investigative, di piu' persone - non si preannuncia pero' facile. A quanto pare i "cacciatori di oro rosso" non avrebbero lasciato tracce o indizi dietro di se. Controlli molteplici sono stati effettuati dai carabinieri per riuscire a tracciare la strada che i duemila metri di cavi di rame hanno seguito. Fitto, in merito, e' il riserbo. Ad Agrigento era da diverso tempo che non venivano messi a segno colpi di cavi di rame. L’emergenza furti sembrava, infatti, essere stata fronteggiata. Negli ultimi giorni pero’ il fenomeno di microcriminalità sembrerebbe registrare una sorta di “ripresa”. Neanche due settimane fa, un tentato furto si registro’ allo stabilimento fotovoltaico di contrada Gibisi, alla periferia del Villaggio Mosè sulla strada per Palma di Montechiaro.
ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI AGRIGENTO DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA
Caricamento commenti
Commenta la notizia