SCIACCA. Anche ieri un nulla di fatto nella vicenda del trasferimento della cabina Enel che si trova nel palazzo Azzara e che verrà disattivata il 6 novembre prossimo. Serve circa 500 utenze del centro storico che potrebbero rimanere al buio. L’Enel e il Comune continuano a lavorare per trovare una soluzione e nella conferenza di servizi che si è svolta ieri, alla quale hanno partecipato anche un rappresentante della Soprintendenza ai beni culturali ed i legali dei condomini del palazzo Azzara, si è stabilito che saranno verificati altri due siti. Si trovano in piazza Inveges, poco distanti dal palazzo Azzara. La data del 6 novembre, però, si avvicina sempre più ed i legali dei condomini, gli avvocati Serafino Mazzotta e Carmelo Brunetto, anche ieri hanno ribadito: “Quel giorno la cabina verrà disattivata, interverrà l’ufficiale giudiziario. Su questo non c’è alcun dubbio”.
Nei mesi scorsi il giudice Filippo Lo Presti ha disposto all’Enel di disattivare la cabina. La decisione è stata poi confermata dal tribunale in composizione collegiale. Ai giudici si sono rivolti i condomini del palazzo e Aurelio Pellegrino, proprietario di un appartamento e titolare di un’attività commerciale al pian terreno della struttura. Il 15 ottobre dello scorso anno i condomini furono svegliati dai “boati” provenienti dall’elettrodotto posto al piano terra dello stabile, investiti dai fumi sprigionati da un incendio sviluppatosi all’interno della cabina e da un odore acre diffuso per tutto lo stabile.
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