LICATA. Pochi dubbi, per carabinieri e polizia, sulla natura dolosa dell’incendio che, all’alba di ieri, ha distrutto un capanno per gli attrezzi del Villaggio Agricolo, nella periferia della città. Il magazzino appartiene ad un imprenditore agricolo della zona di 50 anni, del quale non sono state rese note le generalità. L’allarme è scattato pochi minuti prima delle 4.30 del mattino di ieri, quando i residenti della zona hanno sentito dei rumori provenire dalla strada. Preoccupati si sono affacciati alle finestre delle loro abitazioni ed hanno scoperto che il capanno per gli attrezzi prossimo alle loro case era in fiamme. Hanno dato l’allarme e sul posto sono tempestivamente intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di corso Argentina.
Poi sono arrivati i carabinieri e la polizia. Ai pompieri, che si sono messi subito al lavoro, è servita un’ora per avere ragione dell’incendio. Grazie al loro intervento, tra l’altro, le fiamme non hanno raggiunto alcuni altri capanni vicini al primo, ne le auto parcheggiate nella zona. Una volta spento il rogo i vigili del fuoco, insieme ai carabinieri ed alla polizia, hanno eseguito un sopralluogo nel sito, nel tentativo di scoprire le cause dell’incendio. La pista del dolo rimane quella privilegiata, anche se per il momento gli inquirenti non escludono l’ipotesi di un corto circuito.
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