SCIACCA. Sarà la Corte di Appello a stabilire se Tiziana Colombo, impegnata da anni molti anni in gare di atletica leggera, deve ottenere un risarcimento dal Comune di Sciacca per una caduta, mentre si allenava nella pista dello stadio "Gurrera", che le ha procurato ferite lacero contuse al viso e la frattura composta della piramide nasale. L'atleta chiede un risarcimento di 10 mila 700 euro. La vicenda si riferisce al 21 gennaio del 2002. Sia in primo grado che in appello i giudici hanno rigettato la sua istanza. Ma la Cassazione, nello scorso mese di febbraio, ha cassato la sentenza impugnata, rinviando alla Corte di Appello di Palermo, in diversa composizione. A causare la caduta, secondo quanto evidenziato da Tiziana Colombo, un tombino che non sarebbe stato perfettamente aderente alla pista. Il Comune nei precedenti gradi di giudizio ha puntato, invece, su un utilizzo non autorizzato della pista. In primo grado il giudice del Tribunale di Sciacca ha compensato le spese processuali, mentre la Corte di Appello ha condannato l'appellante alla refusione delle spese di giudizio. Poi l'annullamento della Cassazione e adesso deciderà la Corte di Appello di Palermo. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA