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«Scippata e violentata», in due nei guai a Licata

LICATA. Prima le scippavano la borsetta che conteneva effetti personali, poi la costringevano ad avere con loro, in cambio della restituzione di quanto le avevano rubato, dei rapporti sessuali. Con queste accuse i carabinieri della compagnia cittadina, coordinati dal capitano Marco Currao, hanno arrestato due uomini del luogo.
I militari hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare a Gaetano Lombardo e Giacinto Cappello, entrambi di 37 anni. Il primo è stato raggiunto in carcere dal provvedimento firmato dal gip. Nei confronti di Giacinto Cappello il giudice per le indagini preliminari ha disposto gli arresti domiciliari.
Le ipotesi di reato contestate ai due licatesi sono: estorsione aggravata, violenza sessuale, tentata violenza sessuale di gruppo, lesioni personali aggravate e furto con strappo.
“In particolare, a seguito di una complessa ed articolata attività investigativa, svolta dai carabinieri di Licata, si accertava – scrivono i militari del comando provinciale di Agrigento in un comunicato stampa diffuso ieri - che i due licatesi, a vario titolo e in concorso tra loro, in più occasioni avevano costretto una casalinga del luogo a compiere prestazioni sessuali, tentando anche in gruppo, contro la sua volontà, e in un’occasione procurandole lesioni, al fine di ottenere in restituzione beni personali che gli stessi le avevano più volte sottratto con scippi sulla pubblica via ( catenine d’oro, effetti personali, portafoglio etc.)”.
Le indagini dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia cittadina sono durate alcuni mesi e sono state condotte in maniera tradizionale. Un contributo è stato dato, secondo quanto reso noto ieri dagli investigatori, dalla vittima delle presunte violenze sessuali. La donna, infatti, avrebbe confermato alcuni degli episodi scoperti dai carabinieri e che vengono contestati a Gaetano Lombardo e Giacinto Cappello.
Secondo l’accusa i due, in più occasioni, avrebbero scippato alla donna la borsetta. Le si sarebbero avvicinati mentre percorreva delle arterie del centro e le avrebbero portato via gli effetti personali contenuti nella borsa. Poi si sarebbero presentati dalla licatese pretendendo, per la restituzione di ciò che le avevano portato via, delle prestazioni sessuali.
Già domani mattina Gaetano Lombardo e Giacinto Cappello saranno condotti davanti al gip del Tribunale di Agrigento per l’interrogatorio di garanzia.

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