LICATA. Sono accusati di abusivismo edilizio i quattro licatesi che gli agenti della polizia municipale hanno denunciato a piede libero. Nei confronti delle quattro persone è scattata l’iscrizione nel registro degli indagati tenuto presso la procura della Repubblica di Agrigento. L’ipotesi di reato avanzata nei loro confronti è quello di avere violato la legge sull’edilizia. Oltre a denunciare i quattro licatesi, gli agenti della Sezione Edilizia della polizia municipale, coordinati dal comandante Giovanna Incorvaia, hanno provveduto a sequestrare i due edifici di cui le persone finite nel registro degli indagati sono i proprietari. Ai due stabili, entrambi siti nelle campagne di Licata, sono stati apposti i sigilli dell’autorità giudiziaria. I caschi bianchi hanno invitato i licatesi titolari degli stabili a non riprendere la costruzione. Qualora, infatti, fossero sorpresi ad edificare nuovamente gli immobili in questione, nei loro confronti scatterebbe anche la denuncia per violazione dei sigilli. Il dato in questione è contenuto nel report dell’attività posta in essere dagli agenti della polizia municipale nello scorso mese di novembre. Ogni mese, come è noto, il dipartimento Urbanistica, Gestione del Territorio e Lavori Pubblici, pubblica sull’albo pretorio on line del Comune il risultato dei controlli eseguiti dai vigili urbani, ma anche dalle altre forze dell’ordine, nel mese precedente. Dal dato di settembre emerge, però, un elemento positivo: rispetto ai mesi precedenti il numero delle persone indagate è sensibilmente diminuito. Ad agosto, per esempio, dieci licatesi erano finiti nei guai per costruzione abusiva, nel mese precedente il numero era stato addirittura maggiore. E’ evidente che non basta la diminuzione registrata in un mese per far dire agli investigatori che il “cemento selvaggio” a Licata è in calo. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA.