SCIACCA. Giuseppe Napoli, di 61 anni, lavoratore socialmente utile del Comune, è stato trovato ieri mattina per terra da un collega nel deposito della sezione Segnaletica del Comune. Sarebbe caduto da una scala ed ha riportato trauma cranico e varie fratture. E' stato trasferito in elisoccorso, in prognosi riservata, all'ospedale Villa Sofia di Palermo. Le sue condizioni sono molto critiche. I medici del pronto soccorso hanno subito verificato la gravità della situazione, disponendo il trasferimento a Palermo presso una struttura ospedaliera più attrezzata di quella saccense. Davanti al pronto soccorso, intanto, si era radunata una folla di alcune decine di persone, tra parenti e mici di Giuseppe Napoli.
Nelle stesse ore i carabinieri della compagnia di Sciacca hanno avviato le indagini per stabilire le cause di quanto accaduto. Napoli era da solo, intorno alle 14, quando è avvenuto l'incidente, all'interno del magazzino che si trova a poca distanza dal palazzo municipale. Lavorava da qualche mese per la sezione Segnaletica dopo un impegno durato parecchi anni al museo del carnevale. Fino allo scorso mese di luglio Giuseppe Napoli aveva collaborato attivamente per la sistemazione del parco giochi della Perriera, nella zone esterna del museo. I carabinieri adesso stanno sentendo colleghi di lavoro di Napoli e personale comunale perché vogliono ricostruire nei dettagli la vicenda, verificare eventuali responsabilità. Tutto è ancora nella fase iniziale.
I militari prima di eseguire il sequestro del locale hanno effettuato un'accurata ispezione. I primi elementi raccolti sono già all'esame del comandante della compagnia, capitano Salvatore Marchese. Un accertamento interno è stato disposto anche dal Comune per verificare quanto accaduto, per stabilire la dinamica dei fatti. Giuseppe Napoli è molto conosciuto in città e svolge la sua attività al Comune già da molti anni. Fa parte di quel bacino di precariato che da anni è in attesa di una stabilizzazione. Lui è adesso a pochi anni dalla pensione. Non ha mai mancato, però, di svolgere al meglio il suo lavoro e fino a quando il Comune gestiva il museo del carnevale ne garantiva sempre l'apertura nelle ore previste e spesso era costretto ad intervenire anche in orario pomeridiano quando qualcuno chiudeva il cancello, lasciando gente all'interno del giardino.
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