SCIACCA. Per le utenze domestiche aumenta qualcosa per le famiglie numerose, ma c'è anche chi risparmia, mentre per alcune attività commerciali con la Tari sono dolori. Le tariffe sono state approvate dal consiglio comunale con il voto favorevole di 12 consiglieri della maggioranza. Si sono astenuti 3 consiglieri di maggioranza, Mario Turturici, Giuseppe Ambrogio e Salvatore Monteleone. Hanno votato contro i 7 dell'opposizione presenti in aula.
«Il nostro è un gesto politico - detto Turturici - e vogliamo lanciare un segnale anche nella direzione di una rotazione dei dirigenti e di un rafforzamento della giunta». Il costo da coprire è di 5 milioni e 600 mila euro. Per quanto riguarda le tariffe è stato previsto l'abbattimento del 50 per cento per alcune categorie, ristoranti, pizzerie, mense, birrerie, bar, caffè, pasticcerie.
La mazzata, però, per alcune categorie, resta. Per l'ortofrutta, ad esempio, si passa da 5,97 euro al metro quadrato della Tarsu al 10,78 della Tari. Costo raddoppiato per i supermercati, da 5,97 a 10,91. Aumento contenuto, invece, per i bar, dello 0,09, da 5,97 a 6,06 euro per metro quadrato. "Qui non può esserci nessun Robin Hood che toglie ai ricchi per dare ai poveri - ha detto l'assessore al Bilancio, Ignazio Bivona - perché il costo del servizio deve essere coperto".
Ed ai consiglieri che sollecitavano maggiori controlli sul servizio il responsabile del settore Ecologia, Aldo Misuraca, ha detto che il suo ufficio fa quel che può con appena due unità. Il capogruppo del Pd, Vincenzo Marinello, ha rilevato che se l'astensione fosse stata decisa dai tre consiglieri di maggioranza in occasione dell'esame della Tasi il destino della stessa amministrazione Di Paola sarebbe stato diverso.
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