Su iniziativa dei sindaci dei comuni aderenti all'ATO e gestiti da ”Girgenti Acque”, si svolgerà oggi alle ore 10 nell'aula Giglia della provincia di Agrigento un confronto sul tema, tanto sentito dalla popolazione, che riguarda la gestione del servizio Idrico Integrato.
All'importante appuntamento sono stati invitati le forze sindacali Provinciali, rappresentanti del Governo della Regione e tutta la deputazione agrigentina regionale e nazionale.
L'argomento in discussione verterà essenzialmente su quella che è stata definita "l'anomalia" agrigentina che come è notorio in provincia vede solamente 27 comuni gestiti da Girgenti Acque, anomalia che ha provocato distorsioni e quel che è più grave un aumento vertiginoso dei costi che gravano pesantemente sulle tasche dei cittadini.
In diversi centri della provincia a tal proposito sono state tenute diverse manifestazioni di protesta, alcune anche clamorose, per chiedere di rividere tutta la materia per far sì che il costo dell’acqua sia meno gravoso, anche perchè incide spesso anche sulle fasce deboli delle popolazioni agrigentine. Tutto questo stato di cose, come si ricorderà, ha fatto scattare anche la protesta dei sindaci i quali hanno portato la questione alla ribalta dell'opinione pubblica incatenandosi il 7 agosto scorso davanti a Palazzo D'Orleans sede del Presidente della Regione.
Nonostante incontri di delegazione con lo staff tecnico dell'Assessorato Regionale ai Servizi di Pubblica utilità, la vertenza, però osservano i sindaci, non ha fatto alcun passo in avanti. Da qui la nuova riunione considerata ”l'occasione buona per verificare l'impegno e la volontà politica e, soprattutto, per individuare strategie e proposte concrete da mettere in campo per eliminare il "caro bollette" che colpisce in maniera particolare una parte della popolazione”.
I sindaci hanno espresso con chiarezza in un documento unitario consegnato al capo di gabinetto del Presidente della Regione la propria posizione che punta ad allineare al ribasso le tariffe e dare facoltà ai comuni che ne fanno richiesta di gestire direttamente il servizio, il tutto in attesa dell'approvazione della legge di riordino dell'acqua in Sicilia. "La riunione di oggi - ha dichiarato il sindaco di Casteltermini Nuccio Sapia che ha coordinato i vari incontri tenuti finora - rappresenta uno snodo importante. Del resto la deputazione e la Regione non potranno che pigliare atto che l'ATO AG9 oramai non è più in grado di assolvere alle funzioni per cui è nato: ottimizzare il servizio a basso costo. Quindi sono fiducioso che una soluzione immediata sarà trovata."
Caricamento commenti
Commenta la notizia