Agrigento

Sabato 23 Novembre 2024

Carte di credito clonate, in 9 verso il processo

AGRIGENTO. Shopping con carte di credito clonate in mezza Sicilia: sette mesi dopo l'operazione, eseguita il 10 febbraio dalla squadra Mobile e dalla sezione della Polizia postale di Agrigento, in collaborazione con la squadra Mobile di Catania, per i nove indagati dell'inchiesta si avvicina il momento del processo. La Procura della Repubblica ha fatto notificare l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto che di norma prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Il personaggio chiave dell'inchiesta, la mente della presunta organizzazione, è ritenuto Elio Magrì, 50 anni di Castrofilippo, finito all'epoca agli arresti domiciliari. Altri tre indagati erano stati raggiunti da un'ordinanza di obbligo di dimora. Fra questi Fabio Caruselli, 65 anni, avvocato di Palma di Montechiaro, destinatario di un provvedimento, poi annullato dal tribunale del riesame, che gli imponeva di non abbandonare il proprio comune di residenza e restare a casa negli orari serali. Analoga misura cautelare per il commerciante Tommaso Savasta, 36 anni, di Catania, e per un cittadino della Repubblica Dominicana, Valerio Guerra Ariel de Jesus, 33 anni. L'ordinanza cautelare principale (altre di analogo contenuto erano state emesse da altri tribunali) era stata firmata dal gip di Agrigento Alessandra Vella su richiesta del pubblico ministero Giacomo Forte che in seguito è stato trasferito. Altri cinque indagati, che il 10 febbraio non sono stati raggiunti da nessuna misura cautelare, hanno ricevuto l'avviso di chiusura delle indagini. Si tratta di Onofrio Bonomo, 64 anni; della moglie Maria Gattuso, 56 anni, entrambi di Agrigento; di Alexandra Elizabeth Aquino, 41 anni, della Repubblica Dominicana, di Gianluca Attardo, 32 anni, di Agrigento, e di Michele Balsamo, 49 anni, di Catania. Le indagini sono scattate nel 2011 dopo la denuncia alla polizia postale da parte del titolare di un esercizio commerciale di Agrigento che aveva subito la disdetta del servizio Pos-carte di credito perchè dal terminale installato nel suo negozio risultavano eseguite delle operazioni illegali. Dalle indicazioni fornite dallo stesso commerciante, gli agenti sono riusciti a identificare i presunti componenti del gruppo che avrebbe messo a segno truffe colossali in mezza Sicilia. Per questo all'ordinanza principale ne sono seguite altre emesse da gip di Caltanissetta e Catania. I negozi truffati sarebbero almeno un centinaio: i nove indagati, sostiene l'accusa, avrebbero utilizzato della carte di credito clonate - che Magrì avrebbe acquistato su internet - per fare shopping in negozi ed esercizi pubblici sparsi per la Sicilia. Ad ammetterlo, durante un interrogatorio precedente all'arresto, sarebbe stato lo stesso Magrì spiegando che le operazioni di compravendita venivano formalizzate attraverso una società finanziaria intestata alla moglie e che i pacchi con le carte di credito clonate gli arrivavano direttamente in ufficio col corriere. Con l'avviso di conclusione delle indagini i difensori (fra gli altri gli avvocati Antonino Gaziano, Salvatore Pennica e Salvatore Re) avranno venti giorni di tempo per chiedere un interrogatorio dei loro assistiti o produrre delle memorie. Trascorso il termine la Procura della Repubblica potrebbe chiedere il rinvio a giudizio e sarà fissata l'udienza preliminare.

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