AGRIGENTO. Lento ritorno alla normalità, dopo il crollo del ponte Petrulla, nei collegamenti tra Licata ed i Comuni dell’entroterra agrigentino. Ieri l’Anas ha annunciato che “sulla strada statale 123 di Campobello di Licata è stato ripristinato il permesso di circolazione per gli autobus di linea, con massa a pieno carico fino a 19 tonnellate, nel tratto compreso tra il chilometro 18 ed il chilometro 29. Il tratto stradale fa parte – si legge nel comunicato stampa -del percorso alternativo alla strada statale SS626 dir, che è stata provvisoriamente chiusa tra i comuni di Licata e Ravanusa a seguito del cedimento di una campata del viadotto “Petrulla”, al chilometro 4,5”. Il ponte Petrulla, come è noto, crollò il 7 luglio scorso e da allora sono stati utilizzati una serie di percorsi alternativi per raggiungere, dall’entroterra agrigentino, Licata. “Il provvedimento è stato stabilito, in accordo come con gli enti locali interessati, a seguito – scrive l’Anas - dell’ultimazione delle lavorazioni urgenti di sistemazione del piano viabile nel tratto della strada statale 123. L’Anas ha quindi mantenuto gli impegni assunti per limitare i disagi alla cittadinanza, ultimando gli interventi necessari per estendere anche agli autobus di linea la transitabilità che era già garantita ai mezzi leggeri”. “Sul tratto della strada statale 123 – conclude l’Anas - restano in vigore queste limitazioni: limite massimo di velocità di 30 chilometri orari; divieto di transito per i veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate (ad eccezione degli autobus di linea); divieto di sorpasso. L’Anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web http://www.stradeanas.it/traffico, oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione `VAI Anas Plus`, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Gli utenti hanno poi a disposizione la web tv www.stradeanas.tv e il numero 841-148 ‘Pronto Anas’ per informazioni sull’intera rete Anas”.