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Nuovo ostacolo per la tutela: la Scala dei Turchi è privata

Il Comune scrive ai cinque proprietari per chiederne la cessione gratuita: «Altrimenti, gli espropri o la rettifica dei confini»

PALERMO. Sì al ticket d’ingresso e a nuove forme di gestione della Scala dei Turchi, ma prima bisogna fare i «conti» con i proprietari privati della scogliera bianca più famosa d’Italia e candidata a diventare patrimonio dell'umanità con il sigillo dell'Unesco. È infatti di proprietà privata la Scala dei Turchi resa famosa nel mondo anche grazie ai romanzi di Andrea Camilleri, è dei privati tutta l’area bianca difesa in questi giorni dalla polizia provinciale dai «furti» dei turisti abituati ad asportare la marna per spalmarla sulla pelle nella convinzione - smentita daio dermatologi - che abbia effetti benefici o semplicemente per portarla via come souvenir. La parte demaniale che la Regione sta concedendo al Comune di Realmonte - per gestirla insieme a Legambiente sul modello dell’Isola dei Conigli di Lampedusa, della Spiaggia Rosa dell’isola di Budelli in Sardegna o dell’Isola di Montecristo in Toscana, come ha annunciato l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Mariarita Sgarlata - riguarda esclusivamente i tratti spiaggia a est e ovest della Scala dei Turchi.
Per questo il sindaco Pietro Puccio ha convocato un incontro con i proprietari.
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