AGRIGENTO. A causa della crisi aumentano gli inquilini in ritardo con il pagamento della pigione all’istituto autonomo case popolari. Così l’ente corre ai ripari e va incontro ai “morosi”. Il commissario Ferruccio Ferruggia, nominato lo scorso mese di luglio dall’assessore ai Lavori pubblici in sostituzione di Domenico Armenio che ha retto l’istituto per oltre un anno, ha infatti apportato alcune modifiche al Regolamento per la gestione della morosità che consentono, tra l'altro, agli inquilini morosi di potere dilazionare il debito tramite rateizzazioni fino a 120 mesi. In pratica sono stati modificati alcuni comma degli articoli 6 e 9 del regolamento che era in vigore dal 2009. L’articolo 6 (concordato per la sanatoria del debito – pagamento rateale) dopo le variazioni apportate dal commissario, che è stato supportato in questa procedura dal direttore generale Ulisse Sajeva, recita così: il dirigente del servizio, su proposta del responsabile dell’ufficio morosità, può autorizzare la stipula di un concordato per la sanatoria del debito, mediante pagamento delle somme dovute, in rate costanti, comprensive di capitale e interessi. Agli utenti che ne facciano richiesta con apposita istanza, il dirigente può autorizzare il pagamento delle somme dovute con scadenza non superiore a 120 mesi e previo pagamento di un anticipo fino al 5% del debito. Inoltre può essere autorizzato il pagamento delle somme in rateazioni mensili su “cessione volontaria” in favore del creditore, con la quale l’utente si impegna a restituire la somma dovuta con addebito diretto sulla busta paga o cedolino di pensione sino all’estinzione della pendenza e comunque con scadenza non superiore a 10 anni. Prevista anche l’applicazione di un concordato se la situazione economica dell’inquilino moroso è disagiata. Infine nell’articolo 9 che si occupa dello sfratto o restituzione dell’alloggio per morosità, è stata inserita la possibilità di un concordato della durata massima di 5 anni.