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Terme di Sciacca, assunzioni per i 50 stagionali

SCIACCA. Il commissario liquidatore delle Terme, Carlo Turriciano, ha completato il piano delle assunzioni dei 50 stagionali, ma per il 2015 avverte: «Senza un intervento adeguato da parte della Regione le terme non potranno riprendere l'attività". Turriciano snocciola le cifre: servono circa 500 mila euro per un piano di manutenzione delle strutture e per saldare i debiti con l'Enel, di 300 mila euro, e con Girgenti Acque, di 100 mila euro. C'è poi un debito con il Comune, di 700 mila euro, riguardante l'imposta sugli immobili. «Aspettiamo che la Regione prenda delle decisioni - dice Turriciano - e con riferimento alle notizie che sento nelle ultime settimane, di un possibile intervento di soli 200 mila euro, non posso che affermare che questa somma non sarebbe sufficiente per avviare l'attività nel 2015». Il commissario è fiducioso, comunque, che si possa muovere qualcosa anche per la pubblicazione del bando per l'affidamento a privati. «Ho notizia - dice Turriciano - che qualche passo in avanti è stato compiuto. Si aspetta la convocazione di una riunione durante la quale il gruppo di Sviluppo Italia Sicilia presenterà la bozza del bando». Per quanto riguarda la forza lavoro degli stagionali Turriciano conferma che tutti riusciranno a svolgere sei mesi di attività e dunque a beneficiare, successivamente, degli ammortizzatori sociali. In fibrillazione con le notizie di un possibile stop dell'attività, nel 2015, se non dovesse arrivare un intervento adeguato da parte della Regione, anche i 23 dipendenti a tempo indeterminato delle terme. Il rischio, per loro, è quello della mobilità. Alla Regione, per quanto riguarda le somme da destinare alle terme di Sciacca, chi non nutre particolari speranze è il deputato regionale saccense Matteo Mangiacavallo. «Io ho presentato un emendamento alla finanziaria - dice - che prevedeva un intervento di 500 mila euro per Sciacca. Questa, secondo quanto mi è stato riferito da Turriciano, è la somma necessaria per garantire l'attività nel 2015. Altri parlamentari hanno presentato un emendamento in favore delle terme di Acireale. Alla fine si è giunti a una mediazione che prevede uno stanziamento di 400 mila euro per Acireale e 200 mila per Sciacca. Si ritiene che le terme di Acireale versino in una condizione peggiore rispetto a quelle saccensi. Questa quantificazione è pienamente condivisa dal presidente Crocetta - aggiunge Mangiacavallo - ed è per questo che non mi faccio tante illusioni e ritengo che difficilmente si possa portare a casa un risultato migliore di questo». E questo, nel concreto, secondo Turriciano, vuol dire che nel 2015 le terme non apriranno nonostante i segnali di ripresa. L'albergo, al 29 luglio, ha fatto registrare 6.103 presenze, 300 in più dei primi 7 mesi del 2013.

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