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Agrigento: Gesa, in forse gli stipendi di 100 dipendenti

AGRIGENTO. C’è un grande «forse» che pende sui cedolini dei 100 dipendenti della Società Gesa Ag2 che pur, essendo in liquidazione da alcuni anni, opera ancora nell’ordinaria amministrazione e, appunto, nelle sue procedure di liquidazione.
È stato lo stesso commissario straordinario Antonino Lo brutto, ieri mattina, a dirsi fortemente preoccupato per la mancanza di liquidità rispetto alle somem per pagare gli stipendi di luglio ai cento lavoratori di Gesa, 30 fra impiegati e tecnici e settanta da autosti e netturbini che vengono impiegati nei centri comunali di raccolta dove si effettua la differenziata e per lo spazzamento delle città.«Nessuno dei 19 comuni - ha detto Lo Brutto - ha, ad oggi, versato le quote spettanti a Gesa facendo così venire a mancare quella liquidità necessaria per pagare gli stipendi di luglio ai lavoratori della società. I tempi - continua il commissario - sono strettissimi, visto che dalla prossima settimana, gli uffici di Tesoreria dei Comuni non si occuperanno di contabilità per tutto il mese di agosto».Lo Brutto si è detto ormai pronto a far partire le diffide ai 19 Comuni di Gesa che non hanno pagato per cercare di ottenere un’accellerazione, quasi miracolosa, della vicenda. Qualche giorno addietro inoltre, alla società d’ambito c’era stato un incontro con le organizzazioni sindacali di categoria per la cosiddetta procedura di raffreddamento che non ha però sortto alcun effetto. Intanto, langue l’attività di gran parte dei comuni agrigentini per l’approvazione del Piano Aro, l’ambito di raccolta ottimanle, previsto dalla legge di riforma del settore. Ad oggi, risulta approvato da parte della Regione Siciliana, Assessorato Acqua e Rifiuti, solo piano Aro del Comune di Raffadali su cui si era speso il sindaco Giacomo Di Benedetto, venuto a mancare due settimane addietro. L’amministrazione, guidata da Giacomo Di Benedetto, infatti è stata la prima a tagliare questo traguardo nell’ambito della SRR “Agrigento Est”, che abbraccia i territori precedentemente collegati all’ex Ato Gesa Ag 2 e Ato Dedalo. A.M.M.

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