Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Favara, scatta la rotazione dei dirigenti al Comune

FAVARA. Tra mille emergenze, altrettante criticità e buoni propositi, l'amministrazione comunale nel giugno scorso aveva deciso di voltare pagina e, proprio per raggiungere gli obiettivi di buona funzionalità, aveva apportato delle modifiche e delle integrazioni alla struttura organizzativa dell'ente locale facendo ruotare alcuni responsabili e assegnando agli stessi nuovi compiti. È stata così costituita l'«alta professionalità» per il territorio e l'urbanistica affidata all'architetto Francesco Criscenzo, è stato reintegrato nell'area politiche comunitarie, servizi informatici e sviluppo locale l'architetto Giacomo Sorce, con la dottoressa Giusy Chianetta che ha lasciato la gestione del personale per occuparsi delle attività produttive e dell'area tributi che da sempre ha fatto corpo unico con l'area finanziaria. Confermati gli incarichi delle altre posizioni organizzative. L'area amministrativa è rimasta a Giuseppe Calabrese, l'area finanziaria a Carmelina Russello, l'area servizi sociali e pubblica istruzione a Orsolina Sorce, l'area tecnica, sanità e patrimonio immobiliare ad Alberto Avenia, l'area servizi culturali, turistici e demografici a Michele Sorce, l'area servizi di polizia municipale a Gaetano Raia. Al dirigente Francesco Bellavia è toccato il recupero del centro storico, l'arredo urbano, l'igiene ambientale, l'autoparco e altri servizi di minor conto. E qui scoppia la polemica perché quest'ultimo ritiene di essere stato caricato di un peso eccessivo di competenze, per di più non potendo fare affidamento sui responsabili dei servizi che sarebbero inesistenti. Insomma, la responsabilità del dipartimento che è stato chiamato a dirigere graverebbe esclusivamente sulle sue spalle.
In una lunga nota indirizzata al sindaco ha fatto un'analisi spietata delle condizioni in cui si dibattono molti uffici e servizi che gli sono stati affidati annunciando di dimettersi dall'incarico e, di conseguenza, rinunciando alla retribuzione annua di 6.850 euro con possibilità di incrementarla di un ulteriore 25% in caso di raggiungimento di risultato. Nella lettera di dimissioni ricorda al sindaco che i mezzi in dotazione all'autoparco sono tutti datati non garantendo la sicurezza degli autisti, dei passeggeri e della collettività; che il randagismo non può essere combattuto senza soldi tanto che si sono accumulati debiti con un canile del nisseno; che sul centro storico non è possibile assicurare l'integrità fisica sia dei residenti che di coloro che lo attraversano visto che gli uffici non sono stati dotati dei mezzi e del personale richiesti; che per i problemi legati al servizio di nettezza urbana occorre istituire una posizione organizzativa autonoma. Alla luce di queste e altre considerazioni, l'ingegnere Francesco Bellavia ha preferito passare la mano rinunciando alla dirigenza e alla retribuzione conseguente.

Caricamento commenti

Commenta la notizia