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Crocetta non decide, da 37 giorni il Comune di Agrigento resta senza una guida

AGRIGENTO. Non c’è intesa politica per la nomina del commissario del Comune di Agrigento che la Regione dovrà inviare a Palazzo dei Giganti a sostituire il sindaco dimissionario Marco Zambuto e la sua giunta. A distanza di 37 giorni da quando Zambuto ha protocollato la lettera di dimissioni ancora non si muove foglia. L’amministrazione resta nelle mani del vice sindaco Piero Luparello che non nasconde l’ansia di chiudere al più presto la sua esperienza gestionale. E si scatena l’ironia della rete e degli intellettuali. C’è chi, come Paolo Cilona, si spinge a dire: “Magari aspettano di decidere se il commissario deve avere gli occhi azzurri, i capelli al vento e le labbra carnose”. Indiscrezioni trapelate portano alla soluzione che potrebbe essere una donna a sedere sulla poltrona che è stata occupata per sette anni da Marco Zambuto. Tra i “papabili” nella scelta che dovrà fare il presidente della Regione per individuare il commissario del Comune agrigentino, si fa sempre più insistente, infatti, il nome di Luciana Giammanco, attualmente dirigente generale del dipartimento della funzione pubblica con incarico di responsabile anticorruzione. Si tratterebbe quindi di un tecnico, espressione diretta di Crocetta e con pregresse esperienze come commissario in enti locali tra cui la Provincia di Trapani. Giammanco, tra l’altro, è stata già ad Agrigento, come commissario ad acta tra il 2008 e il 2009, e ha negli anni acquisito competenze specifiche anche in tematiche economiche. Ma resta in piedi anche l’ipotesi di una nomina dell’ex questore di Agrigento, Girolamo Di Fazio, gradito dal presidente Crocetta.


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