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Trivellazioni in mare, a Licata no di Federconsumatori

Due giorni fa a prendere posizione sulla questione era stato il direttivo cittadino del Partito democratico. Da anni, inoltre, la città è schierata anche contro l’eolico off shore

LICATA. Dopo il Partito Democratico anche Federconsumatori si schiera contro le trivellazioni che potrebbero interessare anche il mare di fronte a Licata. Angelo Pisano e Rosaria Puccio, ieri, hanno diffuso una nota per dire no all’ipotesi in questione. “Il decreto ministeriale che sancisce la compatibilità ambientale delle trivellazioni ed estrazioni dell’Eni, a poche miglia dalle coste licatesi, ci lascia parecchio perplessi. Praticamente è stato approvato – scrive Federconsumatori - un progetto ove la valutazione delle ripercussioni su settori quali pesca e turismo, per non parlare del rischio geologico ambientale connesso alle attività di perforazione ed estrazione, è rimandata ad approfondimenti del colosso petrolifero”. Le trivellazioni fanno parte del progetto “Offshore ibleo”, ma secondo Federconsumatori “per Licata ci sono troppi rischi e nessun beneficio”. “C’è da chiedersi – aggiungono Pisano e Puccio - quanto possa interessare all’Eni delle sorti del mare antistante Licata, posto che ha escluso a priori la “possibilità che si verifichino incidenti rilevanti”, che il suo studio sull’impatto ambientale ignora del tutto il rischio “generale” per le attività di pesca, e che nemmeno accenna a qualsivoglia esame e/o valutazione delle conseguenze sulle risorse ittiche. Invero, il comparto della pesca, uno dei settori trainanti la già malconcia economia licatese e che “dà a mangiare” a numerose famiglie, non è il solo che subirà danni – secondo Federconsumatori - a causa dei potenziali rischi connessi all’attività di estrazione petrolifera in un’area “fortemente vulnerabile alle problematiche di instabilità”. A rischio vi sono anche il turismo e la fruizione dei beni culturali”. Secondo Federconsumatori “Licata è stata, ancora una volta, abbandonata a se stessa da parte dello Stato e della Regione e non ci si può affidare al caso, sperando che, una volta realizzato l’Offshore Ibleo, non accada alcun incidente. Confidiamo nell’imminente presentazione da parte dell’amministrazione comunale del ricorso al Tar, l’unica e l’ultima chance che ha la nostra città per contrastare la realizzazione di un’opera che non recherà alcuna utilità alla collettività, anzi”. Fin qui la presa di posizione di Federconsumatori, ora bisognerà capire in che modo agirà l’esecutivo in carica riguardo alle sollecitazioni che gli arrivano da più parti.

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